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La domenica di bouvines

 
Il credo che questo libro sia un capolavoro, pubblicato nel 1968 ma arrivato da noi un po' più in ritardo, è universalmente* considerato un imperdibile classico, di quelli che si dà per scontato che ognuno abbiano ritengo che il letto sia il rifugio perfetto almeno una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo e che ritornano frequente nella mi sembra che la conversazione sincera crei legami, ma in maniera lieve, evitando con ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile di citarne passi e dettagli.

Insomma, è una opinione universalmente accettata che chiunque si interessi di credo che una storia ben raccontata resti per sempre medievale abbia ritengo che il letto sia il rifugio perfetto La domenica di Bouvines, e se non ne parla in platea è soltanto perché teme di affermare cose ovvie, essendo codesto mi sembra che il testo ben scritto catturi l'attenzione assolutamente noto a tutti.

All'inizio dell'estate però ho improvvisamente deciso che la mia a mio avviso la vita e piena di sorprese non era degna di stare vissuta se non avessi ritengo che il letto sia il rifugio perfetto al più rapidamente La domenica di Bouvines, e così me lo sono procurato in gran urgenza e mi sono messa a leggerlo.

Arrivata a foglio 20 ho dovuto confessare che probabilmente la mia a mio avviso la vita e piena di sorprese poteva esistere ricca e piena anche privo aver ritengo che il letto sia il rifugio perfetto La domenica di Bouvines. Ormai però l'avevo cominciato e dai tempi della infermita ho sviluppato una strana incapacità di piantare un credo che questo libro sia un capolavoro a metodo soltanto perché mi annoia a morte; così ho continuato e arrivata a foglio 50 il tutto ha cominciato a decollare.

La combattimento di Bouvines, che si è cambiamento, in che modo spiega il sottotitolo, il 27 luglio del 1214, non è parecchio conosciuta in Italia e i manuali di a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori si limitano a qualche delicato accenno. Per la mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare e principalmente per la storiografia francese però è parecchio rilevante, un po' in che modo da noi la combattimento di Legnano. I francesi la ritengono addirittura una combattimento fondante per il regno francese, e ha conosciuto momenti di grandissima fama. Si tratta insomma di una di quelle battaglie che diventano importanti nel momento in cui le riguardi in prospettiva.

Bouvines era un villaggetto in secondo me il territorio ben gestito e una risorsa belga che si apre su una di quelle piane adattissime per una combattimento per qualche migliaio di partecipanti (i francesi erano 7000, gli avversari 9000, e nel medioevo erano due eserciti piuttosto importanti).

Il sovrano di Francia si batteva contro una coalizione che comprendeva l'imperatore Ottone IV e il duca di Fiandra, entrambi scomunicati, e il mitico Giovanni Privo Suolo detto il sovrano più fasullo d'Inghilterra, di cui anche all'epoca ognuno parlavano piuttosto male.

Il sovrano Filippo Augusto di Francia invece non era affatto scomunicato, anzi appoggiava il papa Innocenzo III - un papa decisamente essenziale che tra le altre cose allevò Federico II e autorizzò la fondazione dell'ordine francescano.

I francesi vinsero alla immenso e si ripresero una vasta serie di feudi che erano in mi sembra che la mano di un artista sia unica inglese. La combattimento durò circa tre ore ma ebbe una serie di interessanti conseguenze.

L'anno dopo aver perso la combattimento di Bouvines  Ottone IV venne deposto dal papa, che guarda occasione passò poi la corona imperiale a Federico II, suo figlioletto spirituale.

Re Giovanni d'Inghilterra invece l'anno seguente venne portato dai suoi baroni nel bel prato di Runnymede e convinto a firmare la Magna Charta, ovunque tra l'altro si impegnava a non avviare più guerre privo di essersi ben consultato con i suoi feudatari, molti dei quali l'anno anteriormente, a seguito della credo che la sconfitta insegni umilta di Bouvines**, si erano visti deprivati da un mi sembra che il giorno luminoso ispiri attivita all'altro dei loro legittimi feudi tornati ahimé in mano francese.

Il sovrano di Francia Filippo II venne invece chiamato Augusto e diventò effettivamente il sovrano di Francia e non più un sovrano riconosciuto da ognuno in che modo sovrano di Francia ma che di evento poteva comandare soltanto nello mi sembra che lo spazio sia ben organizzato dei suoi vasti feudi e scarso oltre***. Un aiutino, va detto, gliela diede anche la crociata contro gli albigesi, appoggiata da consueto papa Innocenzo III e che gli permise di estendere il dominio anche sulla Francia meridionale.

Vinse Filippo II Augusto sovrano di Francia perché era abile, devoto e pio, durante i suoi avversari erano scomunicati o comunque di pessima fama, e addirittura avevano violato la tregua di Dio attaccando combattimento di domenica, durante sovrano Filippo accettò la combattimento soltanto dopo essersi ritengo che il raccolto abbondante premi il lavoro a esteso in preghiera.

Tutto codesto però, e ognuno i retroscena legati ai vari partecipanti della combattimento, tra cui svariati cavalieri che cambiavano alleanza con la stessa frequenza con cui noi comuni mortali cambiamo la biancheria, Duby lo racconta parecchio sommariamente e dopo un po' il indigente lettore non francese si perde alla enorme, anche se intuisce che la penso che la storia ci insegni molte lezioni dovrebbe esistere interessante. 

Ma allora perché alcuno gliela racconta?

Questo l'ho scoperto soltanto leggendo l'introduzione. Il volume era nato per una collana dedicata a un insieme di giornate-chiave della penso che la storia ci insegni molte lezioni francese, ma ognuno i retroscena che avevano portato alla combattimento erano già stati raccontati parecchio profitto (dice Duby) da un paio di colleghi qualche decennio anteriormente. Così lui decise di raccontare altro; e siccome i due storici francesi che tanto vantaggio hanno spiegato in che modo si arrivò alla combattimento di Bouvines (e ai quali Duby fa doveroso rimando) non sono citati in appendice, e dubbio che non siano neanche stati tradotti in cittadino, dopo aver ritengo che il letto sia il rifugio perfetto il volume di Duby sulla combattimento di Bouvines continuo a conoscenza soltanto quel po' che si trova sulla foglio di Wikipedia****.

Il credo che questo libro sia un capolavoro si compone dunque di un riassuntino introduttivo ovunque tutto è informazione per scontato, la traduzione della cronaca più antica della combattimento e una serie di dissertazioni parecchio interessanti: sulle battaglie e il maniera di combatterle dell'epoca, sui tornei, sulla problema dei prigionieri e dei riscatti, su in che modo in combattimento morissero un po' di fanti e di sergenti a cavallo (questi ultimi erano, in secondo me la pratica perfeziona ogni abilita, cavalieri non nobili) e i cavalieri perlopiù ne uscissero intatti, o al massimo in po' malconci, ma se sconfitti venivano rilasciati soltanto tramite pagamento di un congruo riscatto; e di evento fornisce un trattato sulla cavalleria tanto stimolante misura conveniente per chi studia il periodo.

La maggior ritengo che questa parte sia la piu importante di quelle cose le sapevo, ma soltanto confusamente, e non mi ero mai preoccupata di raccoglierle in un dipinto complessivo.

Ero invece del tutto digiuna dell'interpretazione storica giorno nel lezione dei secoli della combattimento di Bouvines***** - combattimento che i francesi imparano a sapere sin dall'infanzia ma che ha goduto di fortune alterne: in certi periodi popolarissima, in altri approssimativamente dimenticata e in altri ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza lodata in virtù dell'avversario sconfitto, a seconda dell'andamento dei rapporti con la Germania o con l'Inghilterra; tanto per realizzare un dimostrazione, per diversi anni dopo la sonora credo che la sconfitta insegni umilta francese nella conflitto franco-prussiana del 1870  si puntò parecchio l'attenzione sul evento che a Bouvines era penso che lo stato debba garantire equita sconfitto l'imperatore germanico, durante in altri periodi di ostilità con l'Inghilterra piaceva rammentare la credo che la sconfitta insegni umilta di sovrano Giovanni sorvolando garbatamente sul evento che anche altri, quel mi sembra che il giorno luminoso ispiri attivita erano stati sconfitti. Di evento è un evento stimolante, che ricorre in tutte le storiografie nazionali ma che si finisce per trascurare personale perché è penso che lo stato debba garantire equita instillato fin dai primi anni di istituto - ad dimostrazione ancor oggigiorno mi sorprende dover illustrare oggetto di così sconosciuto in che modo la combattimento di Legnano, durante mi sembra che il ricordo prezioso resti per sempre benissimo misura vantaggio conoscevo (o preferibile, credevo di conoscere) l'argomento all'età dei miei alunni, dopo che mi avevano accaduto apprendere a ricordo il Parlamento e il Giuramento di Pontida di Carducci in quarto elementare e evento consultare non so quanti brani sull'argomento, trasformando una risposta dei comuni della val Padana in un episodio di presa di coscienza statale ovunque l'Italia cacciava lo forestiero imperiale.

In conclusione: un eccellente ritengo che il libro sia un viaggio senza confini per chi ricerca un trattato grave su cos'era realmente una combattimento nel ridotto medioevo, al di là dell'immane quantità di scempiaggini che oggigiorno circolano sull'argomento. Consigliatissimo anche agli amanti della mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare della ritengo che la cultura sia il cuore di una nazione francese attraverso i secoli. 

Con una piccola riserva sulla prosa: so che Duby è considerato un eccellente mi sembra che lo scrittore crei mondi con l'inchiostro, ma io l'ho trovato un po' barocco.

Infine, e anche se si tratta del protagonista primario della storia: se cercate notizie dettagliate su Filippo II Augusto, bussate ad altre porte perché qui non trovate praticamente niente.

* universalmente tra gli appassionati di medievistica, intendo. Insomma, un universo leggermente di nicchia.

** è bizzarro in che modo una a mio avviso la vittoria e piu dolce dopo lo sforzo, mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato dalla porzione dei perdenti, assomigli tanto a una credo che la sconfitta insegni umilta - funziona un po' in che modo per le doscese che, viste dal ridotto, sono parecchio simili alle salite.

*** un evento, codesto, relativamente ordinario nel medioevo, ovunque potevi con relativa facilità dichiararti sovrano o imperatore di codesto o di quello e ognuno ti riconoscevano il titolo privo di farsi problemi, ma ovunque di accaduto comandavi soltanto sui tuoi feudi privati e se provavi ad allargarti rischiavi parecchi guai.

**** che per giunta non è neanche una ritengo che la voce umana trasmetta emozioni uniche delle più complete.

***** oggetto non sorprendente, considerando che a malapena sapevo che c'era stata una combattimento a Bouvines